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Far germogliare i semi con cotone idrofilo

Far germogliare i semi con cotone idrofilo

Una volta, a scuola, si faceva sempre piantare i semini nel cotone idrofilo per far capire ai bambini come la semina sia importante per poi raccogliere il frutto: un insegnamento di come la natura lavori anche quando sembra non stia facendo nulla, ed invece sta lavorando sottoterra per far produrre a dei semplici semi, il frutto.

Far germogliare i semi nel cotone idrofilo era affascinante e istruttivo:

già perché questa tecnica infantile può essere usata per far germinare dei semi di piante che vorremo per noi ma che non troviamo in piantine.

Germogliare i semi nel cotone cosa ci serve?

È semplice da eseguire basta procurarsi del cotone idrofilo (ovatta per capirci), una contenitore di plastica, i semi che ci interessano e acqua. Per contenitore possiamo usare una scatola vuota dei cotton-fioc o una scatolina simile.

Procedimento per far germogliare i semi con ovatta

Bagniamo il nostro cotone idrofilo, strizziamolo bene e poniamolo sul fondo della scatola; sull’ovatta umida appoggiamo i semi che ci interessa far germogliare: di qualunque pianta vogliamo, non c’è differenza; solo non li mettiamo troppo vicini gli uni agli altri.

Poniamo quindi il contenitore in un angolo della casa illuminato dai raggi solari il più direttamente possibile altrimenti la piantina che sta per nascere crescerà senza colore perché la fogliolina non prenderà i raggi ultravioletti del sole, indispensabile alle piantine perché inizi il processo della fotosintesi clorofilliana.

Se lasciassimo al buio più completo il contenitore, si verificherebbe un effetto albino e la pianta crescerebbe completamente priva del caratteristico colore verde.

Tanto è vero che le normali piante che si usano per festeggiare la Santa Pasqua in particolare portandole in chiesa di Giovedì Santo, vengono fatte crescere con questo sistema: sono tenute al buio per far si che il grano seminato sull’ovatta, cresca sì, ma sia di un colore giallo-verde così come vuole la tradizione.

A giorni alterni irroriamo le piantine con un nebulizzatore, facendo attenzione che tutta la superficie del nostro contenitore, venga innaffiata. Non esagerate con l’acqua altrimenti l’ovatta galleggerebbe nell’acqua e questo non aiuterebbe la germinazione, al contrario.

Dopo l’uscita del primo germoglio, ci renderemo conto di come, giorno dopo giorno esso si allungherà e fortificherà, tanto da diventare una vera e propria piantina da travasare in terra. Quello che era iniziato solo come un semplice giochino, può diventare una vera coltivazione che darà anche frutti.

Naturalmente la pazienza è d’obbligo, perché i tempi della natura sono quelli e perché la germinazione è un processo che richiede tempo: ma la soddisfazione di aver visto sorgere una vita vegetale da un semplice semino è veramente tante, garantito.

Molto importante, infine, non dimenticare di distanziare i semi tra di loro, altrimenti quando giungerete alla fase di dover travasare le vostre piantine in terra o vaso, vi ritroverete con più piantine dalle radici intrecciate, che non sarà possibile districare a meno di rovinarle e sarebbe veramente un gran peccato.

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