come educare un gatto in casa i nostri consigli
Come educare un gatto a casa? I gatti, anche se piccoli, vanno abituati alla vita in casa. È opportuno prendere dei piccoli accorgimenti affinché la convivenza sia piacevole per entrambi. I comportamenti scorretti di un gatto vanno ripresi quando l’animale è ancora cucciolo, altrimenti con il passare del tempo diventa più difficile.
A chi non è venuta la voglia di adottare un cucciolo di gatto? Tutti abbiamo pensato che sarebbe stato bello coccolare un gattino, giocare con lui, godere della sua compagnia; ma poi pensare al divano graffiato, ai bisognini fatti in vari punti della casa, insetti in casa, ci hanno fatto cambiare parere e a malincuore abbiamo rinunciato al nostro gattino. Vediamo invece, come educare un gatto a convivere serenamente con l’essere umano.
Come educare un gatto in casa, cosa fare
I primi giorni in appartamento per il gatto sono proprio brutti: si trova da solo, senza mamma e senza fratelli in un ambiente nuovo ed estraneo e tutto quello che può fare è miagolare insistentemente. Ecco questo è il primo fastidio che potrete ricevere dal vostro cucciolo di gatto in casa: ma è superabile, perché si tratta solo di uno o due giorni di miagolii. Dopo sta a noi rassicurarlo e smetterà di piangere.
Tutto quello che ci serve per adottare un gatto lo dobbiamo procurare prima che l’animaletto giunga a casa nostra: cibo, lettiera con sabbia, tiragraffi, cuccia. Sono tutte cose che il micio deve trovare in casa al suo arrivo.
Educare un gatto in casa la prima cosa con cui dobbiamo far interagire il vostro cucciolo deve essere la lettiera: probabilmente dopo il viaggio fino a casa, avrà qualche bisognino da fare: mettiamolo delicatamente nella sabbia; l’istinto farà il resto. Siamo accorti nel posizionare la lettiera in un posto della casa un po’ nascosto, non molto movimentato e lontano da rumori improvvisi: i gatti amano la loro privacy quando sono al WC. (Leggi nostro articolo come abituare il gatto alla lettiera)
Risolta la questione bisognini, pensiamo al cibo: imbocchiamolo, anche se non è necessario, sarà il nostro modo per dirgli che siamo lì per lui e che gli vogliamo bene. Un modo come un altro per stabilire un rapporto e socializzare con il nostro nuovo amico.
Per educare un gatto in casa dobbiamo fargli trovare una cuccetta tutta per lui che serve a fargli capire che è quello il suo letto e non il nostro o il divano o la poltrona che più gli piace: è una questione di territorio da fargli rispettare.
Un elemento che non può mancare per educare un gatto in casa è il tiragraffi. I gatti si rifanno le unghie e se non vogliamo che se le affilino sul nostro divano o sulle nostre poltrone o sul tappeto è bene fargli trovare un tiragraffi che lo farà divertire da matti e impedirà che per la sua attività di unghie, usi le nostre cose: una volta usato, non vorrà altro per rifarsi gli artigli.
Se vogliamo che il micio ci ascolti, non urliamo, ma delicatamente diciamo “no” a quello che non ci va e coccoliamolo se fa la cosa giusta. Se il gattino tende a mordere o graffiare è solo perché quello è il modo con cui giocava con la mamma e con i fratellini; ovviamente noi ci facciamo male: basta lamentarci a voce un po’ più sostenuta ogni volta che stringe troppo con i denti o se tira fuori le unghie, e lui capirà che deve imparare a gestire la sua foga anche nel gioco.
Ricordiamoci, però, che ci sono anche occasioni in cui il graffio ce lo meritiamo proprio: abbiamo preso in casa un cucciolo e non una pupazzo che possiamo rigirare come ci pare; se non gli va di stare accucciato in braccio, evitiamo di tenercelo, altrimenti il micio tira fuori gli artigli. Se avete seguito i nostri consigli di come educare un gatto in casa ,vi suggeriamo la lettura dei seguenti articoli dedicati al tema sui gatti.
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