Ansia da lavoro sintomi e come combatterla
Ansia da lavoro? I ritmi ossessivi e competitivi della vita moderna, soprattutto nelle grandi città, ci rendono spesso molto ansiosi anche per le più normali situazioni da affrontare. Nel mondo del lavoro, sia come dipendenti che come lavoratori autonomi, si rischia di essere presi da insicurezze e paure che possono bloccare, essere dannosi per esprimere tutto il nostro potenziale.
Come riconoscere i sintomi da ansia da lavoro?
Semplice, se ne distinguono 3 tipi: lavorativi, fisici e psichici. I sintomi lavorativi sono i problemi di interrelazione con i colleghi, l’indecisione e l’insicurezza. Quelli fisici si riflettono nei comportamenti alimentari, sessuali ecc.. Infine quelli psichici si manifestano con gli attacchi di panico, la depressione, ansia e altro ancora.
Ma i rimedi esistono, vediamoli per poterli fronteggiare o non ancora meglio per evitarli. Questi sono i nostri 5 utili consigli per riuscire a combattere l’ansia da lavoro.
- Porsi positivamente nei confronti dei colleghi.L’ambiente di lavoro quotidianamente può essere per noi un vero e proprio campo di battaglia in cui ci sentiamo sotto pressione, ansiosi e in competizione con i propri colleghi. Lavorare con il pensiero di dover sempre superare qualcun altro sul lavoro può essere stimolante ma, al contrario può anche scatenare un effetto contrario e rendere l’atmosfera poco produttiva. L’atteggiamento positivo consiste nel lavorare con l’idea di ottenere obiettivi positivi per l’azienda e non in gara con gli altri: questo produrrà stimoli positivi e ridurrà l’ansia da prestazione, i colleghi saranno solo persone che perseguono gli stessi obiettivi e non come nostri rivali.
- I problemi privati vanno lasciati fuori dal posto di lavoro. L’ansia da lavoro che spesso ci cala addosso in ufficio, non sempre ha le sue motivazioni nell’ambiente di lavoro: una buona autoanalisi sul nostro stato emotivo e sulle motivazioni che lo determinano è il primo passo per sentirsi meglio: potremmo scoprire che l’ambiente di lavoro è solo il posto dove scarichiamo le nostre ansie, le nostre insicurezze e le nostre frustrazioni e non la causa del malessere. Se la nostra analisi dovesse avere come risultato che siamo insoddisfatti della nostra vita privata o familiare, dobbiamo guardare altrove per il nostro stato di ansia.
- Provare ad aumentare la nostra autostima. Chi è già ansioso di carattere, portano inevitabilmente questo stato emotivo anche nella vita lavorativa, e sicuramente il loro stato di ansia aumenterà . A volte l’ansia lavorativa può produrre stimoli che aiutano ad essere produttivi, efficienti; ci dà quella carica in più che ci porta ad essere pignoli, precisi, preparati; ma spesso causa anche l’effetto contrario: ci blocca e ci impedisce di riuscire bene nel nostro lavoro. In questo caso è la nostra autostima che deve essere rafforzata, smorzando qualche malessere più profondo: se lavoriamo su questa parte della nostra personalità abbiamo buone possibilità di ridurre l’ansia lavorativa.
- Non essere stacanovisti fino allo sfinimento. Per riuscire a fronteggiare e tenere sotto controllo l’ ansia da lavoro consiste è opportuno prendersi una pausa, specie mentale, dal nostro mondo lavorativo e da tutto quello che lo concerne. Riuscire a trovare tempo e spazio al di fuori di ambienti lavorativi è fondamentale perché ne risulti un benessere privato e professionale e per alleggerire l’ansia lavorativa.
- Concentrarsi su obiettivi a breve termine. L’ansia lavorativa può essere provocata anche quando cominciamo a pensare di non riuscire a raggiungere degli obiettivi che richiedono una mole di lavoro e impegno molto importante, che per qualche motivo ci ha spaventato.. In questi casi è molto meglio essere indulgenti con se stessi e non provare a strafare, ma provare a prefiggersi un obiettivo a breve termine da raggiungere e che ci possa dare la soddisfazione e la sicurezza di essere portato a termine.
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